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Donne migranti: una su cinque subisce violenze sessuali

  • Autore: Bambini nel Deserto
  • Written: 03/26/2024

Quest’anno l’UNHCR prevede che il numero di individui costretti a lasciare le proprie case a causa di guerre, atti di violenza e persecuzioni supererà la cifra record di 130 milioni.
Al momento, si contano circa 114 milioni di sfollati, con oltre la metà rappresentata da donne e bambine.
La questione della violenza sessuale durante il percorso migratorio è il dramma nel dramma.
Sebbene le statistiche disponibili possano non riflettere pienamente l’entità del problema, indicano che una donna su cinque ha subito violenze di questo tipo.
Le emergenze umanitarie tendono a colpire in maniera più acuta donne e minori: in Ciad, ad esempio, la maggior parte dei rifugiati che scappano dal Sudan sono donne e bambini, e una grande porzione di queste donne si trova a dover prendersi cura dei propri figli in solitudine.
Una situazione simile si verifica nel nord del Mozambico.
I dati relativi all’Italia confermano questa tendenza: le donne che attraversano il Mediterraneo per sfuggire a situazioni pericolose affrontano pericoli gravissimi. Le prigioni in Libia, famigerate per le violenze, sono solo una parte del problema.
Nel 2023, l’Italia ha visto l’arrivo di oltre 157.000 rifugiati e migranti via mare, con le donne che costituiscono solo il 10% di questi ma che spesso hanno subito violenze sessuali lungo il cammino, portando talvolta a gravidanze non volute.
Sebbene l’Italia abbia messo in atto misure per supportare le vittime di violenza di genere, conformemente agli standard internazionali, permangono lacune significative nell’applicazione concreta delle normative, soprattutto per quanto riguarda il riconoscimento e l’intervento contro la violenza di genere a livello nazionale.