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Commercio non equo a danno dei Paesi in via di sviluppo

  • Autore: Bambini nel Deserto
  • Written: 12/20/2023

Dalla Svizzera, paese in cui è stato ospite, il presidente del Senegal, Macky Sall, ha levato la sua voce denunciando con veemenza l’ingiusto sistema di commercio globale che penalizza in maniera evidente i Paesi in via di sviluppo.
Con tono accusatorio, il leader africano ha dichiarato che il commercio attuale è intriso di disuguaglianza, ingiustizia e disprezzo del diritto internazionale.
Macky Sall ha ribadito con forza la sua posizione, sottolineando che per i Paesi in via di sviluppo, il commercio globale rappresenta una questione di fondamentale importanza in termini di equità e giustizia.

Ha enfatizzato come tale sistema commerciale impoverisca tali nazioni, contribuendo allo scatenarsi di movimenti migratori non regolamentati, inclusi flussi illegali.
Il capo di Stato senegalese ha partecipato alla conferenza presidenziale dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, in corso a Ginevra e incentrata sul tema “Per un commercio globale inclusivo e sostenibile”. In questo contesto, Macky Sall ha denunciato energicamente l’insostenibilità del commercio quando la libera circolazione di persone, beni e servizi, ideata per essere regolamentata dalla legge del mercato, viene distorta dalla brutale legge del più forte.

Ha continuato a criticare il commercio globale definendolo insostenibile quando le guerre commerciali e le misure nazionali dall’impatto extraterritoriale danneggiano terze parti.
Il presidente senegalese ha anche evidenziato il danno causato da sussidi agricoli abusivi che violano le regole della concorrenza leale, danneggiando milioni di piccoli produttori.
Macky Sall ha portato l’attenzione anche sul fronte ambientale, affermando che il commercio non può essere sostenibile quando i Paesi sviluppati, i principali responsabili dell’inquinamento, continuano a utilizzare il carbone e ostacolano finanziamenti esteri alle fonti energetiche meno inquinanti come il gas.

Il presidente senegalese ha concluso il suo intervento esprimendo il suo rammarico per l’ingiustizia e l’inequità intrinseche nel sistema di commercio globale e ha sottolineato l’importanza di un sistema di risoluzione delle controversie operativo, trasparente e accessibile a tutti i membri dell’OMC per promuovere un commercio globale davvero inclusivo.